We buy and sell works of art : ancient paintings and statues from the 16th century to contemporary art .
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Art
Che cos’è l’arte?
Arte è una parola che tutti conoscono. Alla domanda "che cosa è l'arte?" Un bambino mostrerebbe felice un disegno appena colorato, mentre uno più grande potrebbe citare i quadri, le statue... Un ragazzo parlerebbe di pittura, scultura, architettura, musica e magari poesia, forse incominciando dai propri ricordi scolastici: ordine dorico, ionico e corinzio, chi se li dimentica più! Uno studente dell'università sarebbe pronto a ripercorrerne l'intera storia: dall'arte contemporanea all'indietro, fino a tornare a quella classica, passando per il Barocco e l'arte medievale. E infine, un critico d'arte potrebbe sorridere mentre ripensa a quell'ultima valutazione svolta, chiedersi se quello che stava osservando proprio quella mattina fosse un autentico Van Gogh o l'ennesima imitazione...
La definizione generale sembra quindi difficile da trovare. Non appare infatti univoca, e rimane circoscritta a un dato periodo storico e una specifica tecnica... Tuttavia, un aspetto sicuramente è rimasto costante nel tempo, e lo sa il bambino come il massimo esperto tra i critici d'arte: l'arte ha il potere di emozionare. E infatti, alla domanda "Che cosa è l'arte?" Un artista risponderebbe: "Innanzi tutto, l’emozione! Soltanto dopo la comprensione!" (Paul Gauguin).
Di Mano in Mano ha scelto di valorizzare e conservare questa emozione, permettendo la vendita e l'acquisto di sculture o quadri antichi e contemporanei.
Se l'arte ti appassiona, o ti emoziona, continua a leggere.
Che cosa significa storia dell’arte?
Si parla spesso di storia dell'arte, ma a cosa si fa riferimento? Quando l'uomo ha iniziato a fare arte e come mai?
L'arte ha ovviamente origini antichissime, e per comprenderne la natura, il fascino, la bellezza e la complessità facciamo un passo indietro e ripercorriamone velocemente la storia.
Le prime espressioni artistiche sono antichissime, risalgono infatti al Paleolitico (approssimativamente tra 650.000 a.C. e il 4000 a.C.). Si parla in questo caso di arte preistorica, la cui forma più elementare era costituita dalle impronte delle mani sulle rocce delle caverne. Già da queste prime e rudimentali forme d'arte, tuttavia, è possibile fermarsi e riflettere sul fatto che l'arte nasca da un bisogno: non un bisogno fisiologico, vitale, ma dal bisogno di lasciare un segno, una propria impronta, letteralmente, nella storia.
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Di seguito si sviluppano le così dette forme di arte antica: partiamo quindi dal citare l'arte mesopotamica, facilmente riconducibile ai popoli che abitarono la Mesopotamia a partire dal III secolo a.C. (si ricordano ad esempio i Sumeri, Babilonesi e gli Assiri); passiamo poi per l'arte egizia fino alla l'arte greca, dalla quale si rievoca subito la ricerca razionale dell'uomo per gli ideali assoluti di bellezza, equilibrio e perfezione. Abbiamo poi l'arte etrusca e l'arte romana, cui scopo principale rimane più che altro politico: basta pensare alla Colonna Traiana, un monumento innalzato a Roma essenzialmente per celebrare la vittoria dell'imperatore sulla Dacia. Termina le forme di arte classica, il Gotico, ci troviamo in Francia intorno alla metà del secolo XII.
Facciamo un salto e spostiamoci ora a Firenze perchè è soprattutto qui che, nel XIV secolo, si sviluppa un nuovo movimento artistico, letterario e filosofico: si tratta del Rinascimento, con il quale gli storici sono soliti far coincidere l'inizio dell'arte moderna. È questa l'epoca di artisti quali l’architetto Filippo Brunelleschi o di pittori come Paolo Uccello e Piero della Francesca; è questo il secolo di Sandro Botticelli, ma è con le tre figure geniali di Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello che il Rinascimento raggiunge il suo apice.
Con il Barocco, distinto per le sfaccettature, la sfarzosità e la festosità, seguito dal Neoclassicismo, un ritorno invece al gusto classico, chiudiamo quelle che vengono chiamate arti moderne.
Giungiamo così all'arte contemporanea. Al termine del XVIII secolo in Germania, e in seguito in tutta Europa, si sviluppa il Romanticismo, un movimento che promuove l'esaltazione del sentimento, la fantasia, l'evasione dalla realtà e il rapporto con la natura. Si possono ricordare facilmente tali caratteristiche, è sufficiente pensare al dipinto intitolato "Viandante sul mare di nebbia" (Caspar David Friedrich). Fa parte dell'arte contemporanea anche il movimento dei Macchiaioli, nato in Toscana, dalla quale deriva l'omonima "teoria della macchia’’. È tuttavia l'Impressionismo che sconvolge di nuovo l'Europa: siamo in Francia, esattamente tra il 1860 e il 1870, quando un gruppo di artisti decide di abbandonare l'atelier e dipingere all'aperto, direttamente a contatto con la realtà. La tecnica diventerà famosa proprio con il nome di “en plein air” (all’aria aperta). È questo il periodo di artisti come Claude Monet, Pierre Auguste Renoir, Gustave Caillebotte, Camille Pissarro e molti altri.
Se il romanticismo ti ha incuriosito lasciati trasportare in questo mondo. Se invece i nomi di Monet e Pissarro ti suonano famigliari, approfondisci l'Impressionismo a questo link.
All’alba del XX secolo prende vita il movimento delle Avanguardie, in cui ricordiamo: l'espressionismo, il futurismo, il dadaismo e il surrealismo. Successivamente si può parlare di arte contemporanea. E qui è necessario prestare attenzione poichè se definire l'arte è difficile, circoscrivere l'arte contemporanea lo è ancora di più. Secondo alcuni studiosi, l’arte contemporanea copre tutto il ‘900, secondo altri invece la si può definire solo parlando dell'arte dagli anni sessanta ad oggi. La confusione dipende soprattutto dalla grandissima varietà di correnti artistiche sorte nel secolo scorso, ma, in ogni caso, forse trovarne la definizione esatta non è la cosa più importante: al giorno d'oggi, infatti, quello che conta è il bisogno di esprimere un pensiero e non la tecnica.
Di Mano in Mano dove si colloca in tutto questo?
Dal 1999, Di Mano in Mano, è specializzata nella compravendita di due tipi di arte: la pittura e la scultura. Nei nostri magazzini ci sono centinaia di opere d’arte contemporanea e arte antica, che si possono visualizzare e acquistare sia nei negozi fisici che nello store online. Siamo specializzati nei quadri di pittori italiani dell’800 e del ‘900, ma cerchiamo di soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati d’arte, fino a valutare e proporre in vendita arte antica del '600.
Quali sono le principali categorie delle opere d’arte?
Arte Antica
Il nostro catalogo di arte antica comprende per lo più sculture in pietra, ma anche statue, ritratti e busti, costruiti in marmo, terracotta, legno e pietra.
Con il termine scultura si intende, in generale, quella forma d'arte che permette di dare forma ad un oggetto partendo da un materiale grezzo. Gli artisti possono utilizzare molte tecniche diverse, a seconda del materiale utilizzato, con il quale si intendono quelli più tradizionali, come la pietra, il calcare, il marmo o il granito ma anche materiali più moderni, quali vetro, sabbia oppure gomma.
Statua di Divinità Indiana |
Pittura Antica
Il nostro catalogo di pittura antica offre dipinti precedenti all’ottocento. Tra i soggetti prevalenti vi sono i ritratti, come il ritratto di donna e altri ritratti antichi, o il panorama, rappresentato in varie forme, come nel dipinto del paesaggio autunnale o nel dipinto del paesaggio invernale o, ancora, quello del paesaggio marino. Comuni sono anche i quadri e i dipinti sulla natura morta, ma anche i soggetti sacri, quelli mitologici, le scene di genere e i soggetti allegorici.
I dipinti antichi derivano da diverse scuole di pittura, per lo più dalle scuole di pittura italiane, come quella lombarda, napoletana o veneta, definite così dai critici d’arte per via della città in cui sono nate e in seguito sono sviluppate.
Scena di Genere dal Barbiere XVIII secolo |
Icone
Un'icona è una raffigurazione sacra raffigurante il Cristo, la Vergine oppure uno o più santi. Veniva dipinta su una tavola, di solito di legno di pino, larice o abete, oppure su una lastra di metallo. Sono tipiche dell'arte bizantina e hanno influenzato, successivamente, quella russa e balcanica.
Icona russa - Storie di Gesù e Maria XIX secolo |
Arte Contemporanea
E' difficile definire cos'è l'Arte Contemporanea, perchè essa non corrisponde ad un periodo temporale né ad una corrente artistica unica e specifica. Alcuni storici attribuiscono l'inizio dell’arte contemporanea nel 1789, al termine dell'arte moderna. Il XIX secolo è caratterizzato dall'insorgere di moltissime correnti pittoriche, è sufficiente pensare alle avanguardie artistiche e all'Impressionismo, ma anche dalla nascita della fotografia, che cambia per sempre il modo di vedere la realtà. Per questo motivo, molti ritengono l’arte contemporanea come quella modalità di espressione artistica che tende a coinvolgere nuovi strumenti di espressione, partendo quindi da alcune correnti di avanguardia del XX secolo ed arrivando sino a i giorni nostri.
Scopri qui la nostra selezione di opere di arte contemporanea.
Serigrafia Ibrahim Kodra (1918-2006) |
Ottocento
L'ottocento è un secolo di fondamentale importanza per l'arte, caratterizzato dal susseguirsi di correnti artistiche diverse.
All'inizio del secolo, in tutta Europa si diffonde il Romanticismo, movimento artistico che esaltava il sentimento, l'immaginazione e il rapporto dell'uomo con la natura. L’ottocento è tuttavia un secolo di rivoluzioni in Europa, e questo porterà diversi artisti a focalizzarsi sulla ricerca del vero, a dipingere la realtà nuda e cruda. Per questo motivo si parla di Realismo e anche in Italia precisamente a Firenze, si costituì un gruppo con tendenze realiste, chiamato i Macchiaioli.
È dal Realismo che deriva un altro grande movimento artistico di questo secolo, l’Impressionismo. I pittori impressionisti, tuttavia, delineavano la realtà cogliendone la parte sensibile, senza dare peso ai problemi ideologici e sociali. Fondamentale era quindi il colore, la ricerca della luce, dell’attimo, dell’effimero da intrappolare per sempre sulla tela.
Tra il 1880 e il 1900 si sviluppano una serie di correnti artistiche differenti per tecniche e stili, ma accomunate dal voler comunicare emozioni interne, e non più la realtà. Esse vengono raggruppate sotto il termine di Post Impressionismo. Principali pittori post impressionisti sono ad esempio Vincent Van Gogh, Paul Gauguin ed Edvard Munch.
Negli stessi anni, in Francia, nasce anche l’idea che l’arte possa esprimere idee tramite simboli. Ed ecco che prende il via il Simbolismo, movimento artistico caratterizzato da dipinti raffinati e interessati a temi come il sogno e l’immaginazione.
Negli ultimi anni dell’ottocento e i primi del novecento, in Italia si nasce invece il Divisionismo, il quale è influenzato dal Simbolismo, ne riprende i temi, ma cui i dipinti erano caratterizzati da pennellate lunghe e filamentose.
Dipinto con donna che mendica Artista sconosciuto (XIX secolo) |
Grande dipinto a soggetto orientalista Artista sconosciuto (XIX secolo) |
Novecento
Il novecento viene introdotto dall'Art Nouveau, caratterizzata da forme sinuose ed eleganti contrapposte a colori forti, assenza di simmetrie e scelta di forme insolite e stravaganti. Essa si diffonde in correnti con caratteristiche e linguaggi più o meno differenziati in ogni Paese, indicate anche dai diversi nomi: Stile Horta, Liberty, Modernismo, Jugendstil, Secessioni, Modern Style e Secession.
I primi anni del novecento vedono il fiorire delle avanguardie artistiche, tra cui si ricordano l'espressionismo, il cubismo, il futurismo, l'astrattismo e il surrealismo. Esse si distinguevano per queste quattro caratteristiche fondamentali: l'opposizione al naturalismo e al decadentismo; l'esaltazione dell'arte come strumento politico; la lotta alla mercificazione dell'arte stessa e l'intreccio tra arti diverse e la sua internazionalizzazione. Esse saranno la base per lo sviluppo dell'arte fino alla contemporaneità.
Paesaggio collinare con Casolare Amerigo Canegrati (1900-1938) |
Quali sono le principali tecniche artistiche?
Arazzo
Tale forma artistica prevede il contributo di due professionisti: prima quello dell’artista, il quale ne realizza la base, il disegno preparatorio, e, successivamente, quello di un artigiano che si occupa di realizzare l’arazzo vero e proprio. Il disegno preparatorio viene di solito svolto su un cartone, mentre l’arazzo vero e proprio è realizzato in lana, seta, o entrambe. In passato come oggi, i soggetti possono essere dei più vari: dalla mitologia, alla natura, ai soggetti sacri.
Disegno
La tecnica del disegno consiste nel processo di tracciare segni su una superficie tramite l'applicazione di una pressione o il trascinamento di un apposito strumento sulla superficie. Gli strumenti più utilizzati sono: matite in grafite o colorate, penna, pennelli fini con inchiostro, pastelli a cera o carboncini; i supporti tradizionali più frequenti sono carta, cartoncino, tavola, muro, tela, rame, vetro. Il disegno può essere monocromo o a colori. Nei quadri e nei dipinti del seicento, il disegno rappresentava l’aspetto prevalente dell’arte: i pittori del 600 approfondivano il suo studio attraverso diverse discipline come la geometria, la prospettiva, l’anatomia, lo studio del colore e della luce.
Capriccio architettonico con figure Artista sconosciuto (XVIII secolo) |
Fotografia
Nel 1940 viene istituito il dipartimento di fotografia del Museum Of Modern art (MoMA) di New York, che sancisce il definitivo ingresso della fotografia nell’arte contemporanea.
Una fotografia può essere intesa come un'opera d'arte creata totalmente dalla luce. Il processo manuale creativo (la scelta del soggetto, la ricerca della posa ecc.) avviene principalmente nella mente dell’artista, all’interno della sua sensibilità, del suo stato d’animo e della sua cultura.
Pittura
La pittura si riferisce all’arte di applicare del colore o delle tinte su un supporto, come la carta, la ceramica, il legno, la tela, una parete o addirittura una lastra metallica. Ciò che deriva dalla pittura è un’immagine che esprime la creatività dell’autore, i suoi sentimenti, il suo stato d’animo, la sua visione del mondo e della società. Chi dipinge è definito pittore, mentre l’opera d’arte prende il nome di dipinto.
Scena di Battaglia - Arte Etiope Artista sconosciuto (XX secolo) |
Ricamo
Con il termine ricamo si intende sia un’attività artigianale, che un disegno prodotto con ago e filo su un tessuto. In passato, il ricamo era utilizzato come passatempo e oggi può essere considerato anche un hobby, ma quel che lo contraddistingue come forma d’arte è l’accuratezza dell’esecuzione. Si parla di ricamo in bianco se non sono utilizzati fili colorati o se viene utilizzato un solo colore su sfondo uniforme. Oggi, il ricamo artigianale viene praticato anche con notevoli risvolti artistici, come per la decorazione di abiti, di parametri sacri, di tapezzerie, tendaggi e tappeti.
Frammento di ricamo su tessuto Artista sconosciuto (XVIII secolo) |
Scultura-Volume
La tecnica scultorea, in tutte le sue forme, da quella classica a quella moderna, è fortemente connessa al tema del volume: per definizione, una scultura ha un suo volume. Esso si ottiene mediante due tecniche distinte: aggiungendo, come nel caso della fusione del bronzo; o togliendo, come si usa per il legno o il marmo. Per le sculture contemporanee le tecniche sono cambiate e si possono ottenere anche assemblando o fondendo materiali diversi e non convenzionali.
Oltre alla scultura, un’altra modalità che consente di dare volume ad un’opera è il Rilievo, una tecnica scultorea in cui gli elementi rimangono attaccati allo sfondo solido dello stesso materiale. Ne esistono diverse sotto categorie, tra cui si distinguono innanzitutto l’altorilievo e il bassorilievo.
Pannello ligneo in stile Dogon Artista sconosciuto (XX secolo) |
Stampa
La stampa d’arte è un processo artistico con cui le opere d’arte vengono prodotte mediante l’utilizzo di un processo di stampa, di solito su carta. Le stampe artistiche vengono riprodotte attraverso una matrice che, a seconda della tecnica di stampa specifica (xilografia, incisione a bulino, acquaforte, mezzatinta, acquatinta, puntasecca, giclèè, serigrafia), possono essere di metallo (rame o zinco), pietra, blocchi di legno ma anche scanner e macchine digitali professionali. Il colore viene applicato in diversi modi, di solito tramite diverse matrici.
Chi si occupa di produrre opere d’arte tramite questa tecnica prende il nome di stampatore di opere d’arte.
Incisione in Cornice coeva di inizio 800 Luigi Rados (1773-1840) |
Stampa multiplo
Si parla di multiplo d’arte (dell’autore) quando si ha a che fare con una stampa incisa dall’artista stesso tramite una matrice che successivamente viene distrutta in modo da impedirne il riutilizzo. Il multiplo può essere realizzato con le forme di stampa più comuni (xilografia, incisione a bulino, acquaforte, mezzatinta, acquatinta, puntasecca, Giclèe, serigrafia) e di solito reca la data e la firma dell’artista, il che ne garantisce l’autenticità.
Quattro donne Renato Gattuso (1911-1987) |
Stampa monotipo
La stampa monotipo è una tecnica ibrida che combina la pittura e la stampa. Il monotipo prevede che la pittura, composta da colori ad olio e inchiostro da stampa, venga effettuata direttamente sulla matrice, su cui successivamente viene appoggiato il foglio e fatta pressione. L’opera che ne deriva sarà una riproduzione dell’immagine sul foglio, che tuttavia non sarà uguale a quella della matrice: essa dipenderà dalla pressione svolta e dalla dilatazione dei colori sulla carta, la quale è imprevedibile.
Tecnica mista
In arte, si definisce tecnica mista la modalità di realizzare un’opera attraverso tecniche e materiali differenti. La tecnica mista si è diffusa in epoca moderna, anche se già erano diffuse nella pittura del Medioevo e del Rinascimento. In questo caso, significava associare differenti mezzi grafici e pittorici nella medesima opera. In epoca contemporanea, la tecnica mista si contraddistingue per lo più per la varietà dei materiali utilizzati.
Fiore urbano Bill Davis (2016) |
Le principali specifiche tecniche
Tecniche specifiche del disegno
- • Acquarello
- • Carboncino
- • Inchiostro
- • Matita su carta
- • Tecnica mista
- • Tempera su carta
Acquerello nel disegno
L’ acquerello è una tecnica pittorica che prevede l’utilizzo di pigmenti macinati finemente e accuratamente tra di loro, uniti ad un legate e diluiti nell’acqua. La carta è il supporto più utilizzato per supportare l’acquerello, specialmente se composta da cotone in alta percentuale poiché esso permette di non sciogliersi a contatto con l’acqua. Vi sono due principali modi di dipingere con l’acquerello: la tecnica della velatura, che permette la sovrapposizione di diversi veli di colore grazie a pennellate diluite e leggere, e la tecnica a guazzo, con il quale si posa il colore sul foglio e poi si procede a sfumarlo.
Le fonti di Boario Terme Artista sconosciuto (epoca: XX secolo) |
Il trionfo di Minerva Carlo Carloni (1686-1775) |
Carboncino
Il carboncino si ottiene carbonizzando pezzi di legno, infatti si tratta della tecnica di pittura più antica, risalente alle pitture rupestri della preistoria. Il carboncino naturale permette di tracciare un segno grigio-nero, poco preciso, utilizzato dagli artisti per i disegni di grande dimensioni e le sfumature; il carboncino complesso, invece, formato da antracite e colla di farina, delinea un segno più scuro e profondo, per questo è utilizzato nei disegni più tecnici.
Ritratto di Giovane Donna Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Inchiostro
Esistono varie tipologie di inchiostro usati in pittura, tra cui quello più conosciuto e utilizzato è l’inchiostro di china. Il disegno ad inchiostro è contraddistinto da brillantezza e rapida essicazione. Con l’inchiostro è possibile fare rapidi schizzi e opere ben definite. I materiali per applicare l’inchiostro sono moltissimi, dalla penna a sfera alle penne stilografiche ai pennelli. Il supporto maggiormente utilizzato è la carta, meglio se con poco potere assorbente. In Cina, e successivamente in Giappone a metà del XIV secolo, si diffuse una particolare tecnica di pittura, la pittura a inchiostro e acqua.
Opera senza titolo
Vyacheslav Sawich Mikhailov (1945) |
Opera enza titolo Maurice Henry (1907-1984) |
Matita su carta
Il disegno a matita è la tecnica meno costosa per iniziare a disegnare: i materiali necessari ad iniziare sono una matita, un foglio di carta, una gomma per cancellare e l’occorrente per realizzare le sfumature. Esse, infatti, insieme alle ombre e alla diversa pressione delle linee contribuiscono ad un buon risultato. Il disegno a matita può essere realizzato anche come disegno preparatorio, come punto di partenza per realizzare un’opera da terminare in seguito con un’altra tecnica.
Ritratto di Giovane Donna Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Tecnica mista
Parlando di tecnica mista, in arte si fa riferimento alla possibilità di utilizzare differenti tipologie di tecniche per la realizzazione della stessa opera. Nel caso del disegno, si potrebbe immaginare un disegno preparatorio realizzato a matita, per poi essere terminato con l’acquerello.
Il giardino della casa di Camerano Casasco Nicola Aleksandrovic Benois (1901-1988) |
Tempera
Nella tempera, il colore è formato da pigmenti in polvere, mescolati con acqua e un legante formato da un miscela di parti oleose (possono essere diverse, come l’uovo, colle animali, gomme vegetali, amidi, o vari tipologie di oli). Quel che distingue la tempera dall’acquerello, è il fatto che quest’ultima ha una resa molto maggiore. I supporti per la tempera possono essere diversi: carta, cartone, legno o tela ecc.
Caricature di Gandusio e Melato Luigi Daniele Crespi (XX secolo) |
Quali sono le tecniche specifiche della pittura?
- • Acquerello
- • Acquerello su cartone
- • Acrilici su tavola
- • Affresco
- • Gouaque
- • Olio su cartone
- • Olio su compensato
- • Olio su faesite
- • Olio su pietra
- • Olio su rame
- • Olio su tavola
- • Olio su tela
- • Olio su ardesia
- • Pastello
- • Pittura sotto vetro
- • Tecnica mista
- • Tempera
- • Tempera su carta
- • Tempera su tavola
Acrilici su tavola
Alla base della pittura acrilica vi sono delle vernici formate da pigmenti colorati mischiati a delle particolari resine, dette polimeri acrilici, da cui la tecnica prende appunto il nome. L’acrilico non prevede quindi l’utilizzo di acqua, come accade invece nelle tempere. I colori acrilici possono presentarsi come brillanti e opachi, e i tempi di asciugatura sono molto rapidi, e questo non permette di effettuare sfumature. I supporti possono essere diversi: dalla carta, al cartone, alla tela, a quelli in legno. L’acrilico è usato, oltre che per i dipinti, anche per la decorazione muraria e quella di oggetti.
Al piano interiore Marcello Jori (1951) |
Affresco
L’affresco è una forma di pittura antica, eseguita sull’intonaco di una parete, per l’appunto ancora “fresco”. Il colore è costituito da pigmenti di origini minerale, generalmente diluiti in acqua, che vengono applicati, tramite un pennello, direttamente sull’intonaco. Il colore viene così chimicamente assorbito e rimane per un tempo illimitato. L’affresco prevede quindi tre elementi fondamentali: il supporto, di pietra o di mattone, l’intonaco e il colore.
Dalla mia finestra (Saronno) Giovanni Rossi (1907-1985) |
Gouache o guazzo
Il guazzo è una tecnica pittorica nella quale il colore è mischiato ad un pigmento bianco (biacca o gesso) che lo rende più coprente e opaco rispetto alla tempera normale. Il guazzo si diffuse in Francia nel XVIII secolo, per cui la tecnica è conosciuta anche come gouache, e, tra i pittori dell’ottocento era utilizzato specialmente per disegnare i bozzetti preparatori dei lavori ad olio.
Scorcio di Paestum Antonio Coppola (1850-1902) |
a Nave Astrea Antonio De Simone (1851-1907) |
Pittura ad olio
La tecnica della pittura ad olio si avvale di pigmenti colorati mescolati ad oli vegetali (di lino, di papavero o di noce). Il colore si mantiene fresco a lungo, e questo permette di ottenere effetti di luce e profondità difficilmente ottenibili con altre tecniche pittoriche. La tecnica con la pittura ad olio era diffusa già nel XII secolo, ma è dal XI secolo che si diffonde in tutta Europa, anche in Italia. In questi anni, il supporto più utilizzato per la pittura era il legno, dopo di che si diffuse l’utilizzo di tele di canapa o di lino. Un dipinto ad olio su tela veniva spesso sostenuto da un telaio in legno, facilmente trasportabile.
Natura morta con Uva Fichi e Mele Luigi Bini (1897-1980) |
La bottega dell'Antiquario Dino Rossi (1904-1982) |
Natura Morta con Mele Luigi Bini (1897-1980) |
Paesaggio Montano Artista sconosciuto (epoca: XX secolo) |
Pittura ad olio su faesite
La faesite e la masonite sono due tipi di supporto utilizzati dai pittori del novecento per sostenere i loro dipinti. Venivano preferite alle tele poiché più resistenti, quindi meno deformabili, e meno costose. La faesite, in particolare, non è altro che un impasto di fibre legnose.
Fiori Emilio Hermann (1901-1978) |
Scorcio di Paese Innevato Gaetano Valbusa (1905-1989) |
Pittura ad olio su pietra, su rame e su ardesia
Nel cinquecento torna in uso la pittura ad olio su pietra (sia preziosa, che non) e sul metallo, specialmente il rame. La tecnica era già conosciuta, ma il supporto era stato sostituito con la tela o la tavola. La sperimentazione pittorica portò gli artisti del Cinquecento a riscoprire questi supporti preziosi, riportando in auge dei materiali differenti per la pittura a olio. Alcuni artisti, poi, scelsero l’ardesia per dipingervi sopra poiché essa rappresenta un buon supporto che assorbe poco la pittura ad olio e lascia molto accesi i colori.
Volto Igor Andreev (1952) |
Maddalena Penitente Artista sconosciuto (epoca: XVII secolo) |
Compianto su Cristo morto Artista sconosciuto (epoca: XVI/XVII secolo) |
Olio su tela
La tela è in assoluto il supporto privilegiato per la pittura ad olio poiché gode del privilegio della leggerezza e della relativa semplicità di preparazione. Anche il catalogo di Di Mano in Mano ne è una dimostrazione: è infatti ricco di quadri olio su tela, anche di quadri olio su tela di grandi dimensioni, tra cui soggetti prevalenti si osservano il paesaggio e i ritratti.
Mandello. La quiete dei monti Riccardo Pellegrini (1863-1934) |
Ritratto di famiglia Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Pastello
Il pastello è una tecnica di pittura che utilizza bastoncini di pigmento colorato. Per assicurare una maggiore adesione del pigmento al foglio, la percentuale di collante è ridotta al minimo, il che porta il colore ad essere particolarmente puro e brillante. Il pastello venne inventato da Jean Perreal, verso il XVI secolo, ma si diffuse per lo più nel XVIII secolo tramite la famosa pittrice veneziana Rosalba Carriera. La tecnica cadde in disuso con la rivoluzione francese, per poi essere recuperata dai pittori di fine 800, specialmente gli Impressionisti.
Ritratto di famiglia Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Ritratto di nobildonna Artista sconosciuto (epoca: XVIII secolo) |
Pittura Sottovetro
Il dipinto sottovetro è una tecnica nella quale il dipinto viene realizzato direttamente su una lastra di vetro. I grandi artisti non si sono mai cimentati con i dipinti sottovetro, che invece era lasciata più agli artigiani o alle botteghe dei grandi artisti. Prima della rivoluzione francese, che laicizzò l’arte, i dipinti sottovetro raffiguravano per lo più scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e aveva una funzione didascalica: le vetrate delle chiese, infatti, venivano chiamate “la Bibbia per i poveri”, i quali vi ci si affidavano poiché analfabeti.
Cristo crocifisso e la Maddalena Artista sconosciuto (epoca: XVIII secolo) |
Maddalena penitente Artista sconosciuto (epoca: XVIII secolo) |
Tecnica mista in pittura
La tecnica mista, nello specifico della pittura, consiste nel realizzare un’opera con diversi materiali. Nell’esempio di un quadro ad olio su tela, si potrebbe pensare ai particolari come realizzati con il carboncino o la tempera.
Ritratto femminile Dina Bellotti (1912-2003) |
Sorelline Francesco Camarda (1886-1992) |
Tempera
Nella tempera, il colore è formato da pigmenti in polvere, mescolati con acqua e un legante formato da un miscela di parti oleose (possono essere diverse, come l’uovo, colle animali, gomme vegetali, amidi, o vari tipologie di oli). Quel che distingue la tempera dall’acquerello, è il fatto che quest’ultima ha una resa molto maggiore. I supporti per la tempera possono essere diversi: carta, cartone, legno o tela ecc.
Mosè e le figlie di Jetro Artista sconosciuto (epoca: XVIII) |
Sinassi di Santi con Maria e Cristo in gloria e Arcangeli. Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Storie di Gesù e Maria Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Quali sono le specifiche tecniche nella scultura-volume?
Bassorilievo
Il bassorilievo è una particolare tecnica di scultura. È realizzato in questo modo: sopra un piano di fondo, costituito da diverse tipologie di materiali (tra cui ad esempio marmo, pietra o avorio) sporgono, con un lieve rilievo, le figure della rappresentazione. L’altezza del rilievo è determinante nel distinguere il bassorilievo da tecniche scultoree simili, come l’altorilievo.
Maria Dolente Giulio Branca (1850-1926) |
Quali sono le tecniche specifiche in stampa?
- • Acquaforte (Incisione in cavo)
- • Incisione
- • Litografia a colori
- • Serigrafia
- • Xilografia
Acquaforte (Incisione in cavo)
L’acquaforte è una tipologia di incisione destinata alla stampa. Nella tecnica dell’acquaforte, il disegno viene inciso sopra una lastra metallica, togliendo uno strato di cera precedentemente posizionato. Successivamente, la lastra viene immersa in una soluzione di percloruro ferrico o di acido nitrico, che, corrodendo il metallo non protetto nei solchi incisi, lascia la forma del disegno sulla superficie della lastra. Rimuovendo poi l’acido e liberando la lastra dalla cera, essa è pronta a ricevere l’inchiostro nei solchi e riportarlo su carta.
Abbiamo scritto un approfondimento sul nostro dizionario dell'antiquriato riguardante questa tecnica, lo trovi qui.
Capriccio con figure Filippo Ricci (1727-1780) |
Andurni Marchionatus Pars versus Meridiem Artista sconosciuto (epoca: XVII secolo) |
Incisione
L’incisione è l’arte di produrre dei segni sulla matrice di un materiale duro, di solito metallo o legno. Successivamente, la matrice viene riempita di inchiostro ed impressa, tramite l’utilizzo di un torchio, su un foglio, creando così l’esemplare per la stampa. Le tecniche di incisione si dividono in due gruppi: le tecniche in rilievo e le tecniche in cavo.
Incisione in cornice coeva dell'800 Luigi Rados de Parme (1773-1840) |
Matinèe du dix-huit brumaire (salon de Mme. Bonaparte) Artista sconosciuto (epoca: XIX secolo) |
Litografia a colori
La cromolitografia è una specifica tecnica di stampa che si sviluppa dalla litografia. Come suggerisce la parola stessa, tuttavia, la cromolitografia permette di stampare disegni a colori. La tecnica prevede l’utilizzo di una matrice di pietra di calcare, sulla quale, tramite una matita saponosa, viene inciso il disegno. Successivamente, la pietra viene trattata con una soluzione acida. L’inchiostro aderirà poi solo dove è stato tracciato il disegno, mentre viene respinto dalla superficie della pietra. Appoggiando il foglio sulla matrice, si otterrà il disegno desiderato. È necessario utilizzare una matrice per ciascun colore che si voglia aggiungere alla stampa.
Paesaggio svizzero Jean-Pierre Thénot (1803-1857) |
Serigrafia
La serigrafia è considerata la tecnica di stampa più antica. La serigrafia viene realizzata utilizzando un tessuto per trasferire il colore all’interno di una cornice di metallo o di legno (il “quadro serigrafico” o “telaio serigrafico”. Prima di ciò, il tessuto viene trattato in modo che abbia una trama più aperta, che permette all’inchiostro di passare e quindi depositarsi, o più chiusa, la quale invece blocca il passaggio dell’inchiostro. È una tecnica diffusa negli Stati Uniti, e ne è un esempio lampante la Marilyn Monroe di Andy Warloh.
Biliardo, 1990 Luca Alinari (1943-2019) |
Xilografia
La xilografia è una tecnica di incisione in rilievo. La xilografia prevede che vengano incise, e quindi asportate, delle parti da un blocco di legno, in modo tale che rimanga il disegno che si vuole realizzare. Successivamente, tale blocco, che costituisce la matrice di stampa, viene inchiostrato per mezzo di un rullo. Tuttavia, solo sulle parti non incise rimarrà l’inchiostro, poichè il rullo non riuscirà a raggiungere le parti del legno incavate.
Gruppo di antichi Libretti Figurati Giapponesi Artista sconosciuto (epoca: XX secolo) |
Breve descrizione epoche e correnti artistiche
Quali sono le scuole artistiche?
- • Scuola centro Italia
- • Scuola emiliana
- • Scuola Europa dell’est
- • Scuola fiamminga
- • Scuola francese
- • Scuola genovese
- • Scuola italiana
- • Scuola ligure
- • Scuola lombarda
- • Scuola marchigiana
- • Scuola napoletana
- • Scuola Nord Europa
- • Scuola Nord Italia
- • Scuola piemontese
- • Scuola toscana
- • Scuola veneta
- • Scuola Centro europea
- • Scuola ispanica
Scuola italiana
Le scuole di pittura italiane definiscono vari movimenti artistici in pittura che si sono sviluppati e diffusi dalla loro città natale. Il catalogo generale della scuola italiana comprende opere datate tra il XVII e il XVIII secolo. La pittura del 1700, in particolare, rappresenta un ponte tra quella dei pittori del 600 e quella dell’ottocento. In essa, si ritrovano 4 soggetti pittorici: la pittura di paesaggio, il vedutismo (dove viene rappresentato lo scorcio di città), le scene di genere e la pittura religiosa.
Scuola Nord Italia
I pittori del 1600, gli artisti del 1700 e la pittura dell’800, focalizzata nel nord Italia, risente di quelli che sono i principali movimenti artistici che si sviluppano in Europa in quel periodo. Partendo dal Manierismo (XVII secolo), di cui le città di Roma, Firenze e Mantova furono i principali centri italiani, al Barocco, portato in Italia dalla rivoluzione pittorica di Caravaggio. Nelle città di Torino e Venezia esso si evolvette nello stile Rococò, più a portata d’uomo rispetto allo sfarzoso Barocco. Il maggior esponente del Romanticismo italiano è invece il veneziano Francesco Hayez.
Scuola emiliana
Tra la pittura emiliana non si può non fare riferimento alla scuola di pittura bolognese: un complesso di pittori attivi nella città di Bologna dal XIV al XX secolo. Il periodo di maggiore fioritura è quello tra il XVI e il XVII secolo, dove i pittori del 600 e i pittori del 700 vennero influenzati dall’attività dei tre parenti Carracci, tra Bologna e Roma.
Scuola ligure
Parallelamente alla scuola piemontese, napoletana e toscana, in Liguria, negli anni sessanta dell’ottocento, si sviluppa la cosiddetta “scuola grigia”. I pittori di tale scuola erano orientati allo studio della natura, senza però un’accezione romantica, ma con una progressiva adesione al realismo. La scuola grigia segna un rinnovamento della pittura di paesaggio.
Scuola genovese
La scuola genovese è una delle scuole italiane di pittura. Si sviluppa a Genova nel XVII secolo, in piena epoca barocca, per cui si parla infatti di barocco genovese. Il Barocco irrompe nella regione dopo il soggiorno di Peter Paul Rubens, pittore fiammingo. Oltre ai maestri impegnati nelle grandi commissioni, la pittura genovese raggiunge esiti notevoli anche nei generi considerati minori, come la pittura di genere e la rappresentazione dei soggetti mitologici.
Scuola lombarda
La scuola lombarda, o scuola di Milano, è una delle scuole italiane di pittura rinascimentale. Si parla di Rinascimento lombardo rifacendosi a metà del XV secolo, al passaggio di potere tra i Visconti e gli Sforza, all’arrivo a Milano prima di Bramante e poi di Leonardo da Vinci.
La pittura lombarda, tuttavia, non è esente dalle influenze dei grandi movimenti artistici del settecento e dell’ottocento, tra cui il Romanticismo, incarnato da Francesco Hayez, l’esperienza dei vedutisti lombardi e la Scapigliatura.
Scuola piemontese
Con il termine “pittura piemontese” si fa riferimento alla produzione pittorica sviluppatasi in area piemontese nel corso del XVI secolo, prevalentemente nei centri di Vercelli, Cuneo, Torino, Casale Monferrato, Alessandria, Asti, Tortona e Varallo. Parlando della scuola piemontese, tuttavia, non si non può non citare la scuola di Rivara, la quale prende il nome da un gruppo di pittori dell’ottocento che si trovò a soggiornare nella città. Si trattava per lo più di pittori paesaggisti.
Scuola veneta
La scuola veneta o pittura veneta è l’insieme delle correnti pittoriche che si svilupparono nell’area della Repubblica di Venezia. Dal XV secolo a seguire, la pittura veneta diviene apprezzata e richiesta a livello internazionale, in particolare nelle corti e nelle signorie, e la sua influenza perdura per tutto il seicento barocco. La pittura del settecento apre le porte all’arte figurativa veneta, il paesaggio e l’uomo diventano centrali in un’ambientazione arcadica. Si passa poi ad un’evoluzione peculiare del vedutismo, mentre i pittori di fine 800 riprendono i temi basati sul realismo, il colore e la luce, in parallelo ai Macchiaioli e agli Impressionisti.
Scuola centro Italia
Nella pittura dell’ottocento, originatesi nel centro Italia, è da menzionare il gruppo dei Macchiaioli, nato in Toscana, precisamente a Firenze a metà del secolo. I soggetti scelti sono quelli della realtà e della vita quotidiana: caratteristici sono quindi i dipinti di paesaggi e scene di vita quotidiana.
Scuola toscana
Oltre alla città di Firenze, caratteristica della Toscana vi è anche la scuola senese, la quale fiorì tra il XIII e il XV secolo. Questa seconda scuola toscana riuscì a competere con la scuola fiorentina e a distinguersi per l’essere più conservativa e focalizzata maggiormente sulla bellezza decorativa dell’ultimo periodo dell’arte gotica.
Scuola marchigiana
L’arte marchigiana segue lo stesso andamento dell’arte italiana, essendo quindi influenzata dalle principali correnti artiste dal XIV al XX secolo. Il paesaggio è un soggetto che rispecchia bene questo andamento, da prima come scenario talvolta reale e talvolta idealizzato, per poi divenire oggetto di studio ed esercitazioni grafiche. Il paesaggio è poi il protagonista assoluto tra i pittori del 700, come Francesco Foschi, pittore di vedute marchigiano.
Scuola napoletana
Pur avendo come centro la città di Napoli, la pittura napoletana ha influenzato l’arte pittorica in tutto il sud Italia. Comprende un periodo di tempo che va dal XVII alla prima metà del XX secolo, anche se di questa lunga tradizione artistica non si può riscontrare una vera e propria forma pittorica continuativa. Gli artisti della scuola napoletana hanno subito l’influenza della pittura senese, della pittura emiliana e del passaggio di Caravaggio. Nel corso del XIX secolo la pittura napoletana assunse maggiore consapevolezza individuale grazie all’Accademia delle Belle arti che formò diversi artisti, di cui un gruppo costituì anche la famosa Scuola di Posilippo, quale soggetto principale era la pittura del paesaggio.
Scuola fiamminga
Parlando di arte fiamminga si fa riferimento ad una scuola pittorica nata nel quattrocento nella Fiandre, anche se il termine può essere utilizzato per indicare la pittura dei Paesi Bassi. Le caratteristiche principali della pittura fiamminga sono: l’uso dei colori ad olio, spazialità unificata tramite la luce, attenzione per i dettagli, ritratti con posa a tre quarti e gusto per il miniaturismo. Tra la storia della pittura fiamminga, nel seicento si arriva a parlare di barocco fiammingo, di cui si ricorda il contributo di Pieter Paul Rubens, ancora oggi degno di nota per i quadri di natura morta e i quadri di paesaggi.
Epoche
Pittura italiana dell’800
Della corrente romantica sviluppatasi in Europa nel XIX secolo risente anche la pittura italiana, caratterizzata da temi riguardanti la storia civile e la pittura del paesaggio. Alla base del romanticismo italiano vi è infatti la forte spinta politica e patriottica che prelude il risorgimento veicolata attraverso la pittura di storia. La nuova pittura paesaggistica si sviluppa a partire dalla Scuola di Posilippo, nata a Napoli tra gli anni Venti e Trenta, da cui si sviluppa il verismo meridionale, accompagnato dalla pittura "di verità". Il desiderio di rappresentare la realtà, incarnato nel verismo, si diffonde in tutto il Paese, legandosi inevitabilmente alla storia contemporanea.
Sulla scia della Scuola di Barbizon, in Italia si sviluppano la Scuola di Scaggia, quella di Rivara e Resina, tutte influenzate dal movimento verista e dalla nuova teoria della macchia, nata dai macchiaioli. Tra gli anni Settanta e Ottanta il movimento verista affronta una crisi, in favore della pittura della moda. Sono degli stessi anni la Scapigliatura lombarda e la scuola napoletana. Il Simbolismo europeo, in Italia è meglio incarnato dal divisionismo, caratterizzata da pennellate "divise" e da colori scomposti nei loro toni complementari; mentre il movimento dell'Art Nouveau prende vita nel Paese con la denominazione di stile floreale o stile Liberty.
Pittura italiana del ‘900
Il XX secolo italiano è caratterizzato da un movimento artistico, chiamato Novecento, nato a Milano nel 1920. Esso comprende artisti di scuole differenti, ma accumunati dal desiderio di tornare all'ordine dopo le sperimentazioni artistiche del primo novecento. Si torna quindi a fare riferimento all'antichità classica, all'armonia e alla purezza nella forme. I soggetti prediletti sono nature morte, paesaggi e ritratti.
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